Palazzi della Cultura
Palazzo delle Muse
Il palazzo delle Muse sorge in piazza Mazzini, sul lato corto che guarda il mare. La sua costruzione si deve al medico Giuseppe Barellai, illustre membro della Società Medico Fisica Fiorentina, che fondò a Firenze un Comitato per la realizzazione di un centro di cura per i bambini affetti da scrofola. Avendo i piccoli pazienti necessità di cure marine, fu scelta Viareggio come località nella quale costruire l'istituto terapeutico.Villa Paolina
La villa della Principessa Paolina Bonaparte si trova in via Machiavelli, di fronte a piazza Shelley. Viene costruita nel 1822, lungo quelli che allora erano i limiti settentrionali di Viareggio: il progetto viene affidato all'architetto Giovanni Lazzarini.
L'edificio viene realizzato sulla riva del mare con l'intento di creare una piccola dimora appartata dalla mondanità e a contatto diretto con la natura.
Villa Borbone
Villa Borbone è sicuramente fra i luoghi storici più affascinanti della città di Viareggio. Restaurata e adibita a spazio polivalente dal Comune, sorge in uno degli angoli più suggestivi del territorio versiliese: lungo il viale dei Tigli all’interno del Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, un territorio magico, di cui la Villa è ingresso privilegiato.
Museo della Marineria
Il Museo della Marineria "Alberto Gianni" nasce per valorizzare i reperti legati alla storia della marineria di Viareggio e della Toscana in generale. Si articola in diverse sezioni tematiche, dedicate alle attrezzature di bordo, ai cantieri navali, alla gente di mare e ai maestri d'ascia e calafati, ma anche alla marina italiana, al modellismo, alla palombaristica e ai lavori subacquei, alla pesca e agli strumenti nautici.Torre Matilde
La storia della Torre Matilde coincide con la storia di Viareggio: esempio di architettura militare del XVI secolo, da silenziosa guardiana della costa alla viabilità attuale, la torre è immobile testimone di secoli di vita che intorno a lei è cresciuta e mutata. E’ il simbolo della città: quella raccontata nelle pagine di Tobino, nei dipinti di Viani e di D’Arliano.